Monastero di Samos

A pochi kilometri da Sarria per la precisione 12, c'è un monastero benedettino, dove viene rispettata la regola fondata da San Benedetto: 'ora et labora'.
Ero curiosa di vederlo. Ieri mattina ho preso un taxi da Sarria e mi sono fatta portare a Samos che si trova sul cammino ma in direzione opposta a Santiago (!?). Per fortuna il monastero era aperto e ho fatto una bella visita guidata poco affollata, ho trovato il tutto molto interessante. Ora nel monastero vivono solo una decina di monaci mentre nel periodo di massimo splendore ce n'erano anche 90. La struttura e' molto imponente, nel passato forniva aiuto e sostegno ai pellegrini diretti a Santiago. 


Prima di riprendere il cammino ho dato un forte abbraccio al cipresso di Samos per togliere il male ai piedi... Chissà se funzionerà?



Ho ripreso a camminare assieme a due baldi giovani torinesi, Paolo e Alessandro, entrambi ingegneri meccanici, che erano alla visita guidata. Loro il Cammino lo stanno facendo TUTTO a piedi, dall'inizio fino a Santiago.
Per quanto mi riguarda il mio cammino e' ripreso da Samos a circa 124 kilometri dalla meta. Sono arrivata a Rente qualche kilometro oltre Sarria e ho dormito in una casa rural con tanto di stanza tutta mia. Mentre i torinesi hanno sfidato la sorte, trovando posto comodamente in un ostello a Sarria. Questa cittadina rappresenta quasi l'inizio del cammino perché iniziandolo da qui si può ottenere la compostela, c'è quindi una grossa affluenza di pellegrini, che sarebbe meglio chiamare 'turisti del cammino'...
 

Commenti

  1. Beh certo, in po' di snobismo te lo puoi permettere

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  2. Arriverà un tempo che i tuoi piedi vorranno camminare e tu no, buon fine cammino

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  3. Dopo l'abbraccio al cipresso ...... i tuoi piedi non protesteranno più.........fino alla meta.
    Ciao ciao

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  4. Ti stai avvicinando alla meta e dopo tanto cammino i piedi sono collaudati vero ? Ciao

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  5. Se l'abbraccio cipressino porta benessere ai tuoi piedi prossimamente, quando avrò problemi al soprasella, abbraccio tutti i cipressi che incontro. Dicono che non ci sia pellegrino senza vesciche ai piedi, spero non siano troppo fastidiose. Quando penserai al tuo cammino ti sarai già dimenticata dei piedi e dei dolori che ora ti accompagnano. Buona continuazione complimenti

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