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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

La turista a Finisterre

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Stasera, domenica 23 inizio il viaggio verso Modena. Oggi terza giornata a Santiago, mi sono organizzata con due nuove amiche di Milano, Chiara e Antonella, per andare a Finisterre, che rappresenta la vera meta finale del Cammino di Santiago, il km zero di tutto il percorso. Invece di prendere mezzi pubblici, ci siamo affidate ad un'agenzia locale che organizza un giretto lungo la costa della Galizia e devo dire che ne è valsa la pena. Siamo state a Muxia dove c'è una chiesa e un monumento dedicati alle navi che hanno avuto un destino sfortunato con le onde dell'oceano, che qui è davvero cattivo: Poi Finisterra dove nel passato i pellegrini che avevano raggiunto Santiago, arrivavano, perché si riteneva che questa rappresentasse la fine del mondo, qui raccoglievano una conchiglia sulla costa (la concha, in spagnolo) che si attaccavano al cappello per farsi riconoscere come pellegrini. E' dunque da qui che è nato il simbolo che si usa tutt'oggi per distinguersi come &

Creme, pomate e... tenacia?

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Voglio raccontare come sono arrivata fino a Santiago. Si certo a piedi... Ma proprio la cura dei piedi ha avuto un ruolo centrale... Non ho mai spalmato tanta crema sui miei piedi e sulle gambe, come in questi giorni. Mattino e sera ero sempre li a sfregare. Questa attività mi ha tanto ricordato mio nonno Giovanni, che quando sentiva di avere un nuovo dolore alle gambe o alle braccia iniziava un'intensa attività di sfregatura sulla sua pelle... Sono stati preziosi aiuti in questo viaggio un tubetto di pomata alle erbe acquistato al Natura Si a Modena, e la classica crema Prep. E poi le mie scarpe Salomon da running, che hanno resistito per i 414 km fatti qui in Spagna e per almeno altri 200 nei dintorni di Modena, prima di partire: E poi che dire dei supporters modenesi e non, che mi hanno sostenuto leggendo il mio blog, con commenti sempre molto esaltanti e confortanti per il mio spirito di 'caminante' e i tanti messaggi via what's up... Sono proprio soddisfatta di voi

Sono arrivata!

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Oggi è una grande giornata. Sono arrivata davanti alla Cattedrale di Santiago, in piazza dell'Obradoiro, la meta di tutti i pellegrini alle 12,20. Che emozione! Non so se riesco a descriverla... Grande soddisfazione, riso, pianto, tutto insieme... C'erano tanti ragazzi nella piazza, sembrava fossero li' ad aspettarmi, ecco la facciata in pieno restauro: Eccomi invece con la Compostela in mano sull'altro lato della Cattedrale: Poco dopo il mio arrivo ho pranzato con la coppia di romani che è arrivata ieri a Santiago, e che torna a Roma stasera. Abbiamo condiviso insieme la nostra soddisfazione mista anche ad incredulità per tutta la strada fatta a piedi. Poi ho ritirato all'ufficio  del pellegrino la compostela e ulteriore certificato che attesta i km fatti a piedi, sono 414!!! Mentre lo scrivo non mi sembra vero... Eppure li ho fatti davvero, ci sono arrivata alla meta!! Ecco i certificati: Ma la giornata non è finita qui... Alle 19.30 si è svolta la messa e alla fi

L'ultima tappa, O Pedrouzo

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Anche oggi ho fatto la mia dose quotidiana di kilometri, una ventina che ormai devo dire si sviluppano senza troppi problemi. Il paesaggio qui e' fatto di boschi di eucalipto che sono stati piantati apposta per creare zone verdi dopo una serie di incendi boschivi... So quando mangiare, mi ricordo di bere, so quando è ora di restare a maniche corte, insomma ho raggiunto un certo equilibrio come 'caminante'. Oggi ho condiviso buona parte del cammino con una ragazza di Milano, Elisabetta, le ore sono passate in modo piacevole...  All'arrivo a O Pedrouzo, intorno alle 12, la situazione all'ostello municipale era questa: L'accesso agli ostelli e' ammesso di solito dalle 14 in avanti per cui, se si arriva prima, si piazzano gli zaini in fila per consentire all'apertura l'ingresso in base all'ordine di arrivo. Io ho deviato su una pensioncina ad una stella. In queste tappe e' veramente difficile trovare posto senza riservare, stiamo pagando il grand

Restano 40 km!

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Oggi mi sono fermata ad Arzua, la penultima tappa ufficiale prima di Santiago. In realtà il gruppetto di italiani che ho conosciuto in questi giorni arrivava alla tappa successiva, raggiungendo la distanza in un'unica giornata di oltre 30 km. Io non li ho seguiti e ho preferito fermarmi. Arzua e' famosa per la produzione di formaggi. Appena arrivata dopo la doccia, era giusto l'ora della comida spagnola, le 14,30, e ho assaggiato il famoso formaggio: In realtà questa cittadina non offre moltissimo da vedere, ci sono un paio di chiese e poco altro. Devo dire che le città finora viste della Galizia da un punto di vista estetico non sono proprio bellissime... Domani altri 20 km mi aspettano!

Ultima regione del Cammino: la Galizia

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L'ultima parte del Cammino percorre la regione della Galizia . I miei ultimi kilometri sono iniziati da Samos, a circa 126 km dalla meta finale. Li percorrerò in 5 giorni. Ad oggi, il terzo giorno ne ho totalizzati ben 71. Questo decalogo delle distanze capisco che può risultare eccessivo, ma per i pellegrini diventa una riflessione da fare ogni giorno, per capire a quale tappa successiva ci si dovrebbe fermare e quanto tempo rimane per arrivare alla meta. E' il mantra di questi giorni... Da dove sei partito, dove vuoi arrivare e quando, lo rifarai, e se si entra un po' più in confidenza 'ma tu perché hai deciso di farlo?' Ma veniamo alla descrizione dei luoghi. La Galizia si configura come una regione decisamente rurale, ogni paesino che si attraversa anche di poche case, ha sempre una stalla con le mucche e un discreto odore di... La gente e' attaccata alla terra, sono per lo più persone austere e presumo molto orgogliose della loro origine. Alla mattina c'

Monastero di Samos

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A pochi kilometri da Sarria per la precisione 12, c'è un monastero benedettino, dove viene rispettata la regola fondata da San Benedetto: ' ora   et labora '. Ero curiosa di vederlo. Ieri mattina ho preso un taxi da Sarria e mi sono fatta portare a Samos che si trova sul cammino ma in direzione opposta a Santiago (!?). Per fortuna il monastero era aperto e ho fatto una bella visita guidata poco affollata, ho trovato il tutto molto interessante. Ora nel monastero vivono solo una decina di monaci mentre nel periodo di massimo splendore ce n'erano anche 90. La struttura e' molto imponente, nel passato forniva aiuto e sostegno ai pellegrini diretti a Santiago.  Prima di riprendere il cammino ho dato un forte abbraccio al cipresso di Samos per togliere il male ai piedi... Chissà se funzionerà? Ho ripreso a camminare assieme a due baldi giovani torinesi, Paolo e Alessandro, entrambi ingegneri meccanici, che erano alla visita guidata. Loro il Cammino lo stanno facendo TUTT

Leon di passaggio

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Eccomi a Leon, dopo una rapida organizzazione, ho prenotato da Burgos un passaggio in bus della compagnia spagnola Alsa. Poi un biglietto del treno per spostarmi da Leon a Sarria, in piena Galizia, per riprendere da li, il Cammino. Così sono riuscita a ricavare due mezze giornate per visitare Leon, altra splendida città della Castilla Y Leon. Tra l'altro come dice il nome della regione alla quale appartiene, Leon e' stata capitale quando ancora lo stato spagnolo non esisteva. E devo dire che dai monumenti, si percepisce l'importanza che ha avuto questo luogo. A partire di sicuro dalla cattadrale, soprannominata 'Pulchra Leonina' dato che rappresenta l'esempio migliore dello stile gotico spagnolo più puro,ancora di più di quella di Burgos. Altro luogo che mi ha colpito molto e' la chiesa dedicata a San Isidoro, che contiene le sue spoglie da quando intorno al mille le ha portate qui Leon Ferdinando I e ha fatto costruire la chiesa a lui dedicata, sui resti di

Atapuerca, la discesa verso Burgos

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Ieri l'altro, 12 agosto siamo arrivati a Burgos. L'avvicinamento alla città comporta il passaggio al sito archeologico di Atapuerca, importante perché furono ritrovati resti fossili relativi alla presenza di primi 'uomini' milioni di anni fa. Superata questa zona si intraprende una salita (tanto per cambiare...) che porta su un altopiano dal quale si intravede la distesa pianeggiante che porta alla città di Burgos. Al ns passaggio la distesa era nebbiosa, ciò ha reso l'atomosfera intrigante... Sull'altopiano e' riportata una frase che descrive ciò che i pellegrini sin dal medioevo provavano di fronte a questa veduta: "Desde que el peregrino domino' en Burguete los montes de Navarra y vio los campos dilatodos de Espana, no ha gozado de vista mas hermosa como esta" Che tradurrei più o meno così: 'Da dove il pellegrino domino' in Burguete i monti della Navarra e vide i campi estesi della Spagna, non ha goduto di vista più bella di ques

Santi lungo il Cammino

Un capitolo devo dedicarlo ad alcuni personaggi che furono protagonisti nel medioevo, ai fini della 'promozione' del Cammino. Mi riferisco a Domenico della Strada e a Giovanni di Ortega, o meglio detti in spagnolo: Santo Domingo de La Calzada e San Juan de Ortega. Sono entrambi diventati santi, a loro sono dedicati due paesi con relative chiese che si attraversano tutt'oggi lungo il Cammino. San Domingo de La Calzada intui' la necessità di costruire una strada e un ponte per facilitare il percorso che, intorno al mille, dovevano fare i pellegrini per raggiungere Santiago, nella parte finale della regione della Rioja, prima di entrare in Castilla Y Leon. La strada che si impegno' a costruire impiegando tutta la vita, seguiva il tracciato di un'antica via romana che da Bordeaux in Francia, arrivava fino ad Astorga, città della Galizia. Il suo discepolo San Juan De Ortega continuo' l'opera di ingegneria civile sempre nella stessa zona; oggi si attraversa il

Burgos, una città da scoprire!

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Due giornate dedicate alla visita di Burgos, sono nel pieno della Castilla Y Leon, la regione che ha contribuito a fondare lo stato attuale della Spagna. Burgos e' una delle mete principali sul Cammino, offre molte sistemazioni per i pellegrini. Io stavolta ho scelto una soluzione più confortevole, mi sono concessa due notti in un piccolo hotel con tanto di bagno tutto per me. E' un vero e proprio lusso quale 'pellegrina'. Ci tenevo a vedere bene questa città. Il 12 pomeriggio assieme agli altri abbiamo visitato la cattedrale, un vero e proprio gioiello del gotico spagnolo. E' immensa, per la visita intera si impiega più di un'ora... La città e' piena di turisti, molti anche italiani, e ovviamente di pellegrini che vagano un po' sperduti per le strade commerciali della città. Dopo tanti piccoli paesi non si è più abituati a trovare tanta gente, negozi, bar e ristoranti, troppa offerta... Ma alla civiltà si fa presto ad abituarsi, per fortuna... La cena l

Arrivo a Burgos

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Domani arriverò a Burgos! Mancano 24 km... Oggi abbiamo fatto un'altra bella tappa di circa 27 km. Siamo in un piccolo paesino, Ages, che vive come molti altri che abbiamo attraversato, sulla presenza del Cammino. C'è un bar - ristorante - drogheria, un paio di ostelli, la chiesa e qualche casetta sparsa... Le cose da fare qui sono veramente  poche. Si arriva, si sceglie dove dormire, si fa la doccia e ci si rilassa, si lavano i vestiti sporchi, si va a cena, si parla insieme ad altri pellegrini, si va a letto presto e si punta la sveglia, possibilmente prima delle 6... Questo e' il ritmo della giornata del pellegrino quando non si cammina. Ma nella città di Burgos cambierà tutto. Mi fermerò due giorni x visitarla e poi raggiungerò Leon e da li si vedrà.. Ages, kilometri mancanti a Santiago: Campi di girasole attraversati oggi:

Sosta a Belorado

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Oggi, 10 di agosto, una insolita giornata ci aspetta. Abbiamo  camminato solo 6 km stamattina dalle 6.30 alle 7.30... Raggiunto il paese di Santo Domingo della Calzada a piedi, abbiamo preso il pullman per Belorado, la tappa successiva. Ci siamo concessi una giornata di relax, con i romani. All'arrivo del decimo giorno di cammino abbiamo preferito riposarci, raccogliere le forze, per ripartire alla grande! Con Natascia abbiamo approfittato del mercato settimanale di Belorado per acquistare due vestitini e fingere per un giorno di essere normali turisti... Non sembra vero di avere tanto tempo a disposizione... Senza zaino in spalla e scarpe ai piedi... Stiamo incontrando un sacco di pellegrini, i più giovani si sono permessi di fare anche 40km a piedi in un giorno ma molti li abbiamo trovati acciaccati, in farmacia alla ricerca di qualche antidolorifico miracoloso... Che storia il cammino, sembra di essere tutti su un unico cordone che ci collega, quelli conosciuti all'inizio, s

Nona tappa, tempo di scelte...

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Continua il percorso attraverso la regione della Rioja, il paesaggio e' collinare e non ci sono più dislivelli esagerati. Oggi assieme alla coppia di Roma abbiamo camminato per circa 25 km, ci siamo fermati in un piccolissimo paese, Ciruena, a fianco del quale c'è un grande campo da golf. L'ostello e' pulito e immerso nel nulla delle colline roijane, l'ospitalera risulta essere leggermente scontrosa e poco 'accogliente'. La cena si svolge assieme a due olandesi che fanno il cammino in bici, domani arriveranno a Burgos e due ragazzi spagnoli che camminano come noi per arrivare a Santiago. Arrivata a Burgos dovrò iniziare a fare delle scelte, dato che il tempo per completare l'intero cammino non ce l'ho... camminare fino a Leon, come faranno gli amici di Roma, per poi arrivare a Santiago in treno e da li ripartire per l'Italia, o andare direttamente a Sarria per fare gli ultimi 100 km a piedi e prendere la Compostela... Che ne dite voi? Foto scatta

I primi 7 giorni

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Una settimana e' passata. E' tempo di bilanci per me che sono abituata a farli... In questo caso i numeri da contare sono i kilometri fatti a piedi, ne sto tenendo il conto con un misto di orgoglio e incredulità... Al settimo giorno il signore si riposo', io invece continuo a camminare. Sono in totale a 158,50 kilometri percorsi a piedi.  Altro modo per tentare un bilancio è vedere i timbri sulla credenziale, eccola, ne sono particolarmente orgogliosa: Il sello (timbro) viene messo dall'ospitalero (il gestore dell'ostello) dove ci si ferma a dormire e anche nei luoghi significativi del percorso, tipo le chiese o i comuni. E' un rito che resiste da tanti anni, serve a testimoniare il passaggio di paese in paese, per ottenere la Compostela, una volta giunti a Santiago.

Relax a Ventosa, ostello San Saturnino

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Oggi non ho voluto esagerare con i kilometri a piedi. Ne ho fatti 21 da Logrono a Ventosa un piccolo paese a 10 km dalla tappa ufficiale, la città di Najera. Da adesso in poi fino a Burgos sceglierò per fermarmi, paesi, fuori dalle tappe previste dalle guide. Un po' perché il mio ritmo ho capito essere intorno ai 20 - 25 km massimo, per evitare male ai piedi e alle caviglie; un po' perché nei paesi più piccoli ci sono degli ostelli molto ben curati, dove l'accoglienza per il pellegrino prende forma e si può trovare un po' di tranquillità. Qui a Ventosa l'ostello e' gestito da una signora, e' pulito, ha un piccolo giardino, una cucina e un negozietto dove poter acquistare le piccole cose che possono servire lungo il viaggio. Ho conosciuto una coppia di Roma, di Santa Severa per la precisione,  insieme abbiamo mangiato  un'ottima amatriciana cucinata da Stefano. L'atmosfera è rilassata, oggi pomeriggio ho riposato, i 21 km da fare erano finiti intorno

Settima tappa: Logrono, capitale della Roija

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La Roja e' la regione più famosa per il vino, in Spagna. Logrono e' un'altra città da vedere, chi si è segnato Pamplona può aggiungere anche questo posto. Il centro e' costruito intorno alla chiesa imponente di Santa Maria de la Redonda, del XV secolo. Qui si respira un'aria rilassata, tra l'altro il clima e' più clemente, adesso sono le cinque e trenta del pomeriggio e si sta proprio bene seduti in un bar del centro a sorseggiare qualcosa di fresco. Mi trovo  a fianco della chiesa principale, questo e' uno scorcio di quello che vedo: Che dire di oggi... Ho camminato per altri 20 km a partire dalle 6 della mattina, era ancora un po' buio ma vedere il giorno che arriva in mezzo ad un paesaggio di colline e' stata un'emozione che riconcilia con l'universo. Adesso non vorrei esagerare con certe affermazioni, ma questo e' un po' quello che ho provato. Oggi ho usato un altro tipo di 'aiuto da casa': il pullman, dalla città di V

Incontri

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Giornata fisicamente poco impegnativa, la sveglia all'alba e' servita ad evitare il caldo come previsto; all'una ero già alla mia destinazione, Los Arcos, un piccolo paese che vive probabilmente sul passaggio del cammino tra le sue vie. Da vedere c'è la chiesa di santa Maria con relativo chiostro, non indifferente. Ho fatto circa una ventina di kilometri, in totale direi di avere ampiamente superato i 100. Ma il clou della giornata non sono queste informazioni 'tecniche'... Oggi ho salutato gli amici spagnoli perché hanno proseguito per altri 9 km, dovendo domani essere a tutti i costi a Logrono entro la mattinata, città nella quale finisce il loro cammino. Eccoli che mi salutano in tutto il loro splendore... Sharon e Jose' Luis, Francisco e Lola, e Paco. Ecco, devo dire che mi sono un poco commossa. Persone che non si conoscono, di diversa nazionalità, che in poco tempo creano tra loro un rapporto di rispetto, amicizia e solidarietà non è una cosa così comu

Mucho calor!

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Oggi giornata veramente tosta, in circa 24 km sono arrivata a Estella, altra tappa storica del Cammino, presente sul percorso sin dal Medioevo. Ma il problema da ora in poi sono il sole e il caldo. Intorno alle 12 inizia a bruciare la pelle, il caldo non è afoso per fortuna, ma i sentieri del cammino sono esposti completamente al sole ora, non ci sono più da attraversare boschi. Comunque, capito il problema, trovata la soluzione: domattina sveglia alle 5.30, colazione alle 6 e partenza a piedi massimo alle 6.30, per tentare di evitare le ore più calde. Con questo sole io rischio proprio di abbronzarmi le gambe, cosa per me rarissima, dato il mio biancore eterno... Anche qui c'è un problema: si prende il sole camminando sempre e solo da un lato, quello sinistro perché il percorso segue sempre la stessa direzione, l'ovest... Comunque caldo a parte, che mi era stato ampiamente preannunciato per questa parte del cammino, oggi il percorso si è snodato in un paesaggio collinare, di v

Alto del Perdon e Eunate

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Dopo Pamplona la tappa successiva e' Puente la Reina, sempre in Navarra, distante circa 24 km. Per proseguire il mio cammino, oggi ho chiesto 'l'aiuto da casa'... ho attivato il servizio 'Camino Facil' che prenotando il giorno prima consente di trovare lo zaino nell'ostello riservato nella tappa successiva, evitando di portarsi il peso addosso. Molti spagnoli lo usano. Oggi ho visto un paio di posti a cui tenevo molto; si tratta dell'Alto del Perdon, un monte dove in origine c'era un monastero legato al Cammino e ora invece c'è un suggestivo monumento in metallo, che rappresenta i pellegrini e il Cammino... Eccolo in tutto il suo splendore: E poi la chiesa di Eunate, che ho visto facendo una deviazione di 2 km dal percorso principale; dato che non avevo lo zaino, mi sono detta che era fattibile (dunque tappa totale di 28km!!). Il rientro e' stato faticoso sotto il sole delle tre del pomeriggio... Ma ne è valsa la pena. Ecco la chiesa con pian

Quarta tappa: Pamplona, capitale della Navarra

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Oggi cammino di circa 21 kilometri, tappa finale raggiunta: Pamplona, una gran bella città. Famosa per l'encierro, la corsa dei tori che vengono lasciati liberi lungo alcune strade, in occasione della festa dedicata a San Fermin, ai primi di luglio. E' un evento eccezionale che richiama molta gente da tutto il mondo; Hemingway, che ha vissuto anche qui, ha scritto un libro, Fiesta, descrivendo il fermento della città in quelle particolari giornate; alla fine tori e uomini finiscono correndo nella Plaza de toros... G li spagnoli che camminano con me, erano particolarmente entusiasti di spiegarmi questo evento.  Io ho promesso loro che questa cosa  la dovevo raccontare... Comunque a parte l'aspetto culturale locale, il cammino e' continuato abbastanza facilmente, poche salite difficili e alcune discese più o meno facili. Il sole a mezzogiorno picchia bene, ma al massimo si raggiungono i 30 gradi qui in Navarra, terra molto verde e collinare. Anche oggi, pomeriggio di buca

Take Your Time On The Camino

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Ola a todos el mundo! Oggi sono arrivata a Zubiri terza tappa del Cammino. Per ora va tutto bene, i miei piedi, gambe e spalle resistono... Ieri è stata una grande giornata (in tutti i sensi). Primo giorno di cammino, arrivo a roncisvalle prima delle 16, dopo 8 ore di: strada, sentieri, salite, discese, freddo, caldo, boschi, colline, mucche, pecore, aquile... E chi più ne ha, più ne metta. Il cammino e' popolato da tantissime persone, oggi ho faticato a trovare un posto x dormire... Ci sono come in tutti i luoghi del mondo un sacco di italiani, ma poi spagnoli, americani, irlandesi, portoghesi, francesi, direi che tutta la parte occidentale del mondo cristiano e' rappresentata.  Sto camminando con un gruppetto di spagnoli, che più o meno tengono il mio ritmo, non da campioni di trekking... Li ho conosciuti alla cena nell'ostello di SJPDP, la prima tappa, li' eravamo in 18 di almeno 6 nazionalità diverse. Abbiamo capito che ognuno ha le sue motivazioni per fare il Cammi