Gangaikondacholapuram.

Riprendiamo a fare i turisti e con Franco dedichiamo tutta la giornata di sabato alla visita di due templi Tamil molto importanti nella regione. La giornata si annuncia intensa infatti partiamo alle 8 in punto con il taxi che ci passa a prendere davanti a casa e rientreremo esattamente 12 ore dopo.
Il primo tempio si trova nella città che da’ il titolo a questo articolo, il cui significato è il seguente: la città dei chola bagnata dall’acqua del Gange. I Chola sono una dinastia di imperatori presente nel sud dell’India intorno al 1000 dopo cristo; nel loro periodo di massima espansione l’impero dei Chola arrivava fino alle Isole Maldive.
Per celebrare l’impero nel periodo di massima espansione fu costruito il tempio che porta lo stesso nome della città. 
Il tempio è circondato da un muro di cinta, all’interno c’e un prato molto ben tenuto. Si può girare liberamente, l’importante è avere i piedi scalzi. Togliersi le scarpe quando si entra in una stanza è segno di rispetto e utile anche perché la sporcizia viene lasciata fuori. Questo è quello che facciamo non solo per entrare nei templi ma anche nei locali comuni della Guest House. Insomma gli infradito mi accompagnano anche in questo viaggio. C’è da dire che questa abitudine è facilitata anche dal clima, la temperatura non scende praticamente mai sotto i 15 gradi anche d’inverno.
Ma torniamo al tempio la cui visita è stata piacevole anche perché c’era pochissima gente, gli unici turisti occidentali eravamo noi due e i locali presenti erano molto incuriositi dalla nostra presenza.
Ecco alcuni scorci:



All’ingresso è presente il toro simbolo di Shiva, così come la colonna color oro rappresenta Shiva sotto forma di lingam.
Dato che per la visita abbiamo impiegato meno del previsto, con Franco decidiamo di proseguire e spostarci a Tanjore una città più grande dove è presente un altro tempio costruito dai Chola sempre intorno all’anno 1000, tra l’altro patrimonio dell’umanita. Proprio come il nostro Duomo di Modena.
Ecco uno dei suoi gopuram e alcune donne in visita al tempio:


Prima della visita di questo tempio condividiamo il pranzo con l’autista che ci porta in un bellissimo ristorante/tavola calda rigorosamente stile Tamil, dove approcciamo il pasto indiano a base di chapati (leggi piccola piadina) riso e tante salse di condimento più o meno piccanti e colorate (leggi molto piccanti e più che altro di colore giallo arancio). Particolare non da poco per noi uomini/donne bianchi evoluti: in India si mangia con le mani, facendo dei piccoli intrugli tra riso e salse. Vi rassicuro subito, hanno avuto pietà di noi e ci hanno fornito il cucchiaio. Altrimenti con Franco eravamo ancora lì a fare i miscugli del riso e a tentare di raccoglierlo con le nostre dita...
Anche la visita al secondo tempio è stata di grande soddisfazione, luogo molto bello e intenso dove è possibile ammirare il livello di raffinatezza dell’arte Tamil.

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