Visita al Matrimandir.


Oggi siamo entrati nella stanza del Matrimandir, la costruzione circolare che rimane al centro del parco della città di Auroville. Si vede molto bene dalla foto che ho inserito in apertura del blog. Il parco è il luogo dove mi sono recata più volte in questi giorni. Al tramonto, all’alba di pomeriggio. Di fatto qui ad Auroville è l’area più importante e lo scopo di vita della città. Il Matrimandir contiene una stanza di forma circolare, molto particolare che possiamo paragonare ad un tempio, se si volesse fare un confronto con una religione.
Ma teniamo ben presente che una delle regole che costituiscono il fondamento di questa comunità è che chi vuole vivere qui, accetta di entrare in una comunità che non si riconosce in nessuna religione. Ciò non impedisce a chi è religioso di poter continuare a professare il proprio credo. Ciò vuole anche dire che nella stanza contenuta all’interno del Matrimandir non è raffigurato nulla, non c’è nessun simbolo nessuna bandiera, nessuna rappresentazione, nulla di nulla. È tutto rigorosamente bianco, le pareti, il pavimento, le scale interne per raggiungerla che hanno una struttura circolare.
Inoltre all’interno non si può portare nulla, si accede scalzi indossando delle calze (bianche) che vengono fornite prima dell’accesso. Si deve stare assolutamente in silenzio. La funzione della stanza (La Chambre in francese) è quella di fornire uno spazio di meditazione che ognuno può utilizzare in base al proprio credo, rivolgendo il proprio pensiero a Dio, Gesù, Buddha, Allah, il partito politico, il movimento del momento, la terra il sole le stelle, internet e la tecnologia tutta o anche a nulla...
Al centro c’è una sfera di cristallo di 70 cm di diametro che viene attraversata da un raggio di luce naturale o artificiale (quando è notte o è nuvolo). Noi siamo entrati alle 11 nella stanza, lasciando tutte le nostre cose all’ingresso (cellulare compreso!) e intorno alle 12 eravamo fuori. Il tempo di permanenza è definito dall’organizzazione e non può essere modificato. Si accede in gruppi penso di almeno 50 persone alla volta, ognuno deve avere effettuato una sorta di registrazione per prenotare l’accesso in una data prefissata. Come ho già avuto modo di dire l’accesso non è libero ma consentito solo agli abitanti di Auroville o a chi ha scelto di soggiornare per qualche tempo nella comunità. Una volta entrati ci si siede su appositi cuscini bianchi appoggiati per terra in modo da formare due cerchi.
Devo ammettere che faccio un po’ fatica a esprimermi e a dare un giudizio perché è un luogo che non so paragonare a nient’altro, unico. Non posso mostrare nessuna foto in questo caso, il post resterà senza immagini anche volutamente per rafforzare il concetto che dentro La Chambre non c’è alcuna rappresentazione. Nella nostra società non è un concetto immediato, è piuttosto in contro tendenza...
Senz’altro si tratta di un luogo dove è possibile trovare la massima concentrazione attraverso la meditazione in quanto favorisce il massimo distacco dalle ‘distrazioni esterne’.
Mi fermo qui, non è facile da spiegare e ritengo anche che, un po’ di mistero vada lasciato.
Dopo la visita abbiamo fatto due passi nel villaggio ai margini esterni di Auroville per pranzare e fare piccoli acquisti tutto rigorosamente pagato con la carta aurovilliana.
Serata in relax alla Guest House recuperando le chat in sospeso della giornata.

Commenti

  1. Molto interessante .... le tue descrizioni sono sempre molto precise .... e se chiudo gli occhi mi sembra di essere lì con te. Ciao, Buona giornata

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    1. Grazie Daria, sei sempre tanto cara. Sto per fare colazione, oggi gita fuori porta 🤗

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