Lungo la West Coast

28 ottobre

Iniziamo la giornata dalla spiaggia di Nelson, in questa stagione completamente libera e per questo decisamente affascinante. 


Oggi ci aspetta un’altra grande tappa on the road. Percorriamo infatti la costa ovest dell’isola del sud, raggiungendo Hotikika, superando la distanza di oltre 600 km.
La prima parte del viaggio si svolge nell’interno costeggiando il tratto del fiume Buller fino alla costa.  Da oggi i paesi diventano minuscoli. Bisogna pianificare bene dove fare soste per i bagni e il caffè, dato che possono passare molti km prima di incrociare un centro abitato.
La seconda parte del viaggio invece la percorriamo fiancheggiando la costa dell’oceano pacifico che qui si chiama Mar di Tasmania (richiamando sempre il nome dell’esploratore Abel Tasman) in sostanza dall’altra parte del mare c’è l’Australia.
Qui invece, ci siamo noi, la strada, la costa e l’oceano. 
È appagante guardare l’orizzonte, vedere le onde immense dell’oceano, qualche surfista che le solca e niente altro.
Siamo rapiti e estasiati dai paesaggi che attraversiamo, eccone un esempio:


La parte più famosa di  questa costa sono le formazioni rocciose di Punakaiki, da tradurre all’occidentale Pancake Rocks, dato che si tratta di formazioni rocciose che sembrano tanti pancake impilati uno sull’altro.
I pancake sono quelle frittelle a base di acqua e farina che si mangiano a colazione con sopra lo sciroppo di acero, tipiche delle colazioni americane o anglosassoni ma altrettanto diffuse anche qui in Nuova Zelanda, dove la maggior parte dei piatti cucinati sono la copia dei menu americani.

Hotikika dove dormiamo è rinomata invece per la pietra verde lavorata dai maori e conosciuta con il nome maori ‘pounamo’.
Il paese è veramente piccolo, a parte il ns hotel e qualche altra struttura come i negozi che vendono la giada, non c’e praticamente niente e nessuno. Siamo veramente nel nulla più assoluto.

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